Le protesi anatomiche hanno diametri leggermente maggiori, per evitare rotazioni che talvolta possono creare dei problemi. A parità di volume, sono più schiacciate a livello del polo superiore.
Le protesi anatomiche donano un aspetto del seno simile a una goccia.
Nelle protesi anatomiche si utilizza un gel di silicone più coesivo, più duro rispetto a quello necessario al riempimento delle protesi rotonde. Clinicamente questo si traduce in una minore sofficità della mammella rispetto ad una protesi rotonda.
Vi è inoltre da sottolineare la minore naturalezza in posizione sdraiata od in decubito laterale delle pazienti con protesi anatomiche. La mammella tenderà ad avere una certa fissità di forma nelle diverse posizioni delle pazienti.
Le protesi rotonde danno un aumento e un volume uniforme su tutti i quadranti mammari evidenziando un effetto di riempimento ad un Seno svuotato, un effetto simil push-up. Le protesi rotonde sono più soffici, presentano certamente lo stesso vantaggio estetico in posizione eretta, in posizione sdraiata od in decubito laterale.
Da non sottovalutare. Nei rari casi di rotazione spontanea sul proprio asse degli impianti protesici: le protesi anatomiche, in caso di rotazione non sempre sono correggibili spontaneamente, ma spesso necessitano di manovre particolari e talvolta di un altro intervento chirurgico, per riposizionarle.
Per la simmetria della loro forma le protesi rotonde non sono soggette a questo tipo di complicanza. Nei rari casi di rotazione spontanea sul proprio asse degli impianti protesici, le protesi rotonde non sono soggette a manovre particolari per questo tipo di complicanza, ma sono correggibili spontaneamente.