MASTOPLASTICA ADDITIVA e Allattamento - Bodydreams

9 Gennaio 2021by Mauro0
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MASTOPLASTICA ADDITIVA e Allattamento

Nella Mastoplastica additiva:l’allattamento è sempre possibile.

Una domanda che viene posta dalle Pazienti che desiderano affrontare  l’intervento di MASTOPLASTICA ADDITIVA è se sia poi possibile allattare, in caso di gravidanza.

Per la risposta viene in aiuto la tecnica operatoria che si sceglie di utilizzare.

Il nostro consiglio è l’incisione nel solco sottomammario.

In questo modo, sia nel caso in cui si decida di posizionare la protesi in un piano retroghiandolare, sia che si decida per il piano retromuscolare parziale (dual plane), la ghiandola mammaria viene sollevata senza inciderla.

Così, si evita un duplice pericolo: tagliare alcuni dotti galattofori (quelli che veicolano il latte verso l’esterno) e produrre cicatrici nella ghiandola. L’interesse è agire fuori dall’ambito anatomico dove sono presenti i dotti galattofori.
Quindi si può confermare che le donne che si sottopongono ad una mastoplastica additiva potranno allattare.

 

La MASTOPLASTICA ADDITIVA tramite incisione periareolare influenza l’allattamento?

Nonostante la vicinanza del capezzolo e dell’areola, l’incisione periareolare non comporta un aumento del rischio di riduzione della sensibilità del capezzolo o un aumento del rischio di perdita della possibilità di allattare dopo l’intervento chirurgico.

La ragione di ciò è che i nervi e i 9 dotti galattofori entrano nel capezzolo dal basso, come le radici di un albero.Rimanendo alla periferia dell’areola, il chirurgo può evitare le strutture critiche situate immediatamente sotto il capezzolo.

 

Allora perché alcune donne non riescono ad allattare dopo la Mastoplastica Additiva?

Alcune ricerche hanno inoltre dimostrato che le donne che si sottopongono ad un intervento chirurgico al seno (sia per diminuire che per aumentarne il volume) corrono un rischio tre volte superiore rispetto ad una donna col seno naturale di non riuscire ad allattare. Il 64% delle donne che si è sottoposta a questo intervento chirurgico infatti non produce abbastanza latte per continuare l’allattamento esclusivo.

Ma andiamo con ordine. L’intervento chirurgico al seno non influenza – di norma – la capacità di allattare, poiché non influenza il collegamento tra la ghiandola mammaria e i dotti galattofori. Eppure, nonostante tale rassicurazione standard, una ricerca scientifica condotta dall’American Society of Plastic Surgeons rivelerebbe che molte donne che si sono sottoposte a impianti di protesi al seno lamenterebbero difficoltà nell’allattamento.

In particolare, le difficoltànell’allattamento non sarebbero riconducibili a problemi oggettivi, quanto a difficoltà psicologiche. In altri termini, le donne riterrebbero che l’allattamento sia in grado di comportare un danno estetico per il proprio seno e, per tale motivo, hanno maggiori difficoltà nell’espletare correttamente tale funzione.

Un’idea che tuttavia – rassicurano dalla American Society of Plastic Surgeons – è completamente sbagliata, poiché l’allattamento non peggiora in alcun modo l’aspetto estetico del seno ma, anzi, offre dei vantaggi molto significativi sia alla mamma che al neonato.

 

Mastoplastica dopo Allattamento

Questo intervento può essere effettuato anche dopo l’allattamento.
E’ necessario attendere almeno 3 mesi dalla fine dell’allattamento in modo da permettere al seno di ritornare alle dimensioni precedenti la gravidanza.
E’ importante ricordare che le incisioni effettuate per posizionare l’impianto protesico mammario lasciano intatte le connessioni tra la ghiandola mammaria ed il capezzolo.

 

Si può fare una mastoplastica additiva durante o dopo l’allattamento?

Durante l’allattamento è sconsigliatissimo sottoporsi a mastoplastica additiva.
Svolgere una mastoplastica additiva durante l’allattamento non è possibile.
Prima di sottoporti a una mastoplastica additiva devi aver concluso l’allattamento da almeno 3 mesi .

 

Mastoplastica additiva: meglio prima o dopo l’allattamento?

Allattare un bambino è possibile sia prima che dopo un intervento di mastoplastica additiva. Per cui è indifferente eseguire l’intervento prima o dopo una gravidanza.

 

Allattare con le protesi è pericoloso?

Non esistono rischi o controindicazioni legate all’allattamento con protesi mammarie. Si può allattare anche dopo aver rifatto il seno con un intervento di mastoplastica additiva. Non è pericoloso perché non esiste la possibilità che il silicone o il materiale di cui sono composte le protesi possa arrivare nei dotti mammari. Il consiglio in ogni caso è quello di sottoporsi ad un controllo specialistico prima di iniziare ad allattare per accertarsi che le protesi siano integre e posizionate correttamente nell’impianto.

 

L’allattamento rovina il seno?

La mastoplastica,, rispetta la naturale anatomia della tua mammella, non alterando l’integrità della ghiandola e quindi le possibilità di allattamento. Se le protesi mammarie sono inserite, per un accesso al solco mammario e soprattutto con la tecnica Dual Plane, consentono alla paziente di allattare normalmente in seguito ad una gravidanza.

Solitamente comunque tutte le più moderne tecniche di mastoplastica additiva, dalla retro ghiandolare alla retro muscolare, non pregiudicano affatto lallattamento; resta il fatto che la capacità di una donna di poter allattare è riscontrabile solo dopo un parto. Anatomicamente parlando, una donna dovrebbe essere capace di poterlo fare quando la comunicazione tra ghiandole mammarie e dotti galattofori è integra.

 

Mastopessi e Allattamento

Un po’ più complesso è la situazione in cui sia necessaria anche la correzione della ptosi mammario, ovvero della caduta del seno (MASTOPESSI).

In questo caso, si deve  procedere con una incisione periareolare, e talora anche con incisioni verticale (dal bordo inferiore dell’areola fino al solco inframammario), e orizzontale (esclusivamente nel solo inframammario), per modellare e “liftare” il seno verso l’alto.

Fondamentale è il colloquio con la paziente, per far comprendere in maniera esaustiva che qualora sia necessario eseguire una mastopessi, la funzione dell’allattamento potrebbe essere in parte compromessa o diminuita, comunque mai completamente persa. La mastoplastica non influisce sulla montata lattea, sulla struttura della mammella e sulla quantità di latte prodotta dalla ghiandola. L’allattamento, dopo un intervento di mastopessipotrà avvenire nella quasi totalità dei casi. Generalmente infatti tutte le più moderne tecniche di mastopessi, con o senza l’utilizzo di protesi, rispettano la naturale funzionalità della mammella consentendo pertanto alla paziente di allattare normalmente, in seguito ad una gravidanza. Anche perché, le normali tecniche impiegate per l’intervento di mastopessi, non prevedono l’interruzione dei dotti galattofori.

 

La MASTOPLASTICA RIDUTTIVA

Ovvero la riduzione della mammella perché troppo grande, può procurare evidenti ostacoli all’allattamento in quanto durante l’intervento può essere necessario lo spostamento del capezzolo rimuovendo e reimpiantando l’areola. I 9 dotti galattofori, responsabili di trasportare il latte al capezzolo, non possono quindi essere sempre mantenuti: è infatti davvero difficile effettuare una selezione del solo tessuto adiposo salvaguardando i dotti lattiferi anche perché non sono distribuiti in maniera uniforme.

In questo caso può anche verificarsi la perdita della sensibilità della zona mentre il capezzolo non può più rispondere alla sua funzione nutritiva. C’è quindi la possibilità che tu non riesca assolutamente ad allattare: se invece il capezzolo non è stato spostato e i dotti sono stati recisi solo in parte hai comunque possibilità di farlo anche se mediamente le donne che si sottopongono a questo tipo di intervento non riescono ad allattare per più di 5 giorni contro una media di tre mesi per chi ha il seno naturale.

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